Les pied de poul sont fait

Chi non ama quello strambo tessuto che se lo indossi non passi inosservato?

Sconsigliato in caso di rapina, ben accetto per un outifit particolare, elegante, raffinato.

Composto da una particola re trama definita dall’intreccio di quattro fili bianchi e quattro neri a formare il caratteristico pattern che ricorda per l’appunto una zampa di gallina.

Nonostante il termine Francese, l’origine di questo tessuto è Scozzese. Infatti, veniva inizialmente indossato dai pastori.

Nell’800 veniva impiegato per produrre capi d’abbigliamento e successivamente per ricoprire oggetti d’arredamento. Attorno al 1930 invece veniva utilizzato dalle donne benestanti che volevano distinguersi dal “popolino”.

In questi ultimi anni è tornato di moda tanto che, innumerevoli stilisti di fama mondiale non sono lo hanno utilizzato per vestire le modelle ma hanno anche piastrellato le loro passerelle con questa trama trés chic!

Ma il top è stato raggiunto quando il rampollo di casa Agnelli il caro Lapo Elkann (che di certo non va in giro incappucciato con felpone, pantaloni e converse per passare inosservato)  è stato beccato a gironzolare per le strade con la sua Fiat 500 tramata a piede di pollo! (di certo se lo beccavano con una BMW o una Mercedes il nonno resuscitava solo per il gusto dargli due sberle!) .

E qui’ mi sono dilettata pure io con questa deliziosa vignettina che mi è passata per la testa!

Be Pied de Poul!

Die! Au revoir!

Indovina chi viene a cena?

Sabato sera in piazza dell’università a Prato ho partecipato a una cena speciale che mi è rimasta particolarmente a cuore. La serata era organizzata dall’associazione MeltinPO e l’iniziativa “Indovina chi viene a cena?” è stata lanciata dalla rete Italiana di cultura popolare che è presente in svariate città del nostro paese.

Le cene vengono organizzate da una serie di famiglie di migranti presenti a livello locale che desiderano condividere un convivio con altri. Vengono quindi proposti piatti tipici preparati direttamente dai membri e, gli invitati presenziano con la voglia di ascoltare non solo la preparazione di ciascun piatto ma anche ciò che ruota attorno ovvero, gli usi ed i costumi di ogni realtà straniera ed infine portano anche il palato per degustare i fantastici manicaretti.

La cena di sabato sera è stata particolare perché di solito una famiglia prepara i piatti invece, più persone oltre ai volontari hanno contribuito alla preparazione dei piatti. Cucina Cinese, Marocchina e Africana si sono condite alla perfezione.

Canti, balli, musica africana, giocoleria si sono uniti e hanno trasformato questa piazza che di giorno vede passare pendolari e studenti in un momento di incontro speciale.


Sabato sera sono rimasta colpita dalla multiculturalità un termine che oggigiorno viene abusato verbalmente. Ma come sappiamo non sono le parole che contano ma i fatti. E sabato sera i fatti hanno mangiato, cantato, ballato e sorriso.

Complimenti a tutti!

Silvia Di Ienno©

Emergenza pidocchi!!!

Salve a tutti!

Dato che in questi ultimi periodi hanno rotto le drupe con questa emergenza Xylella fastidiosa sugli olivi nel Salento tanto che, la Xylella infastidita se l’è data a gambe levate! Veniamo al tema caldo (che con questi 33° non ci sta male).

Prima del tema caldo, apro una piccola parentesi sempre sulla Xylella (ahimè questa storia proprio non l’ho digerita!).

Dopo che i media e company (mettiamoci anche gli scrittori in erba) hanno tanto gonfiato questa malattia dichiarando allarme assoluto di distruzione di un patrimonio mondiale dell’UNESCO a livello naturalistico, paesaggistico ecc…Signori e signore udite udite il Tar del Lazio i primi di Maggio ha sospeso lo stato di emergenza per la fastidiosa…quindi amanti del Salento state sereni che, se quest’estate andate al mare potete star sicuri di ritrovare gli olivi! Mi spiace essere un pò critica in quanto io amo l’Italia, amo i paesaggi di tutte le regioni ma questa storia della Xylella e soprattutto delle fesserie che ho letto in internet mi hanno fatto diventare poco zen! (dato che di mio non lo sono per niente!). Fine Xylella Amen!

Oggi invece voglio dire due parole su una malattia che tacitamente nonè ancora stata oggetto di un boom mediatico. Aprendo gli occhi mi sono accorta che i cari cipressi (e qui’ apro la parentesi Toscana ma credo di comprendere anche altre regioni del Centro-Sud) sono un po’ ingialliti e anneriti emi sono chiesta: “Ma che hanno fatto?”

Signori e signori pidocchi (non quelli che becchiamo da piccoli nei capelli) ma gli afidi hanno deciso di prendere di mira i nostri cari cipressi! Nutrendosi della linfa (con lo stesso principio con cui le zanzare succhiano il sangue dalla nostra pelle) mettono in circolo delle sostanze irritanti che causano degli arrossamenti ed in seguito di disseccamenti dei rametti. In più, nutrendosi di sostanza zuccherine questi afidi espellono le sostanze in eccesso producendo una sostanza appiccicosa e dolce (chiamata melata) sulla quale si instaurano dei funghi (fumaggini) che formano una patina nerastra che va a ridurre le capacità fotosintetiche della pianta. Insomma come si dice: “becco e bastonato!”.

Attualmente non esistono dei metodi di lotta biologica sfruttando gli antagonisti naturali ma a disposizione ci sono solo mezzi chimici basati o su un intervento al colletto della pianta (che si trova al termine del fusto prima che quest’ultimo prosegua con le radici) o su delle irrorazioni alla chioma con olio bianco e uno specifico aficida.

Termino la parentesi malattie delle piante che a me sta a cuore anche se, nei prossimi articoli ho intenzione di scrivere qualche altra notizia dal mondo della Natura che sempre di più si sta ribellando nei confronti di esseri che non sono più tanto umani ne con loro ne col mondo animale.

“I cipressi che a Bolgheri alti e schietti

van da San Guido in duplice filar,

quasi in corsa giganti giovinetti 

mi balzarono in contro e mi guardar.”

G. Carducci (Davanti San Guido).

Silvia D.cipresso

Free words

Buonasera! O come sempre buonanotte!

In questo periodo mi sento particolarmente combattiva, il perché è chiaro, dove porterà non lo so…credo nella stessa posizione…un giro di giostra e si ritorna al punto di partenza.
Non so voi ma, per me la sensazione è che si vive in un mondo dove le persone hanno mille problemi, corrono da mattina a sera e non riescono a capacitarsi che i secondi, i minuti, le ore, i giorni ecc..Passano
Tutti in cerca della propria affermazione personale e se hai per caso bisogno di un aiuto la gente un po’ ti ascolta e dopo quando si è belle che rotta ti indirizza verso altre strade…allora ti accorgi che le persone che ti stanno vicine si contano sulle dita di una mano…io parlo per mia esperienza personale ma, ci sono altre migliaia di esseri umani che si trovano nelle stesse condizioni se non peggio!
A volte mi sento dire che sono una ragazza incontentabile, che staro’ sempre male con me stessa e con gli altri, il problema è che io odio i pareri altrui (e qui’ si può dire che ogni opinione può essere presa con le pinze) soprattutto odio le persone ipocrite, false e che parlano male alle spalle di chi è oggetto ad essere colpito e affondato.
Io non fornisco pareri soprattutto non spettegolo e non concepisco il fatto che gli altri ti debbano dire quello che fare, cone reagire…ecc.
Potessi stare zitta (e capita la maggior parte delle volte) poi però ti gonfi come la panna montata ma, alla fine scoppi e fai scatenare l’inferno! È speri che qualcosa cambierà.
Mi spiace per lo sfogo ma, molto spesso si vuole cambiare la situazione.
Quindi si accettano confronti sempre se volete!
Via vi saluto per ora, riflettero’ sui prossimi articoli!
silvia

image

S

Il cammino di Santiago non finisce qui’ ma inizia qui’

Buonasera mi raccomando non vi addormentate a leggere l’articolo di oggi, anche se probabilmente sarebbe possibile anche in pieno giorno mentre fate colazione o vi rilassate ovviamente, non per voi ma per me!
Come in ogni articolo devo sempre fare un prequel noioso sennò non c’e’ gusto: voi cari lettori non andreste avanti.

Mi viene sempre da pensare che qualcuno continui a leggere l’articolo per vedere come procede la catastrofe die, invece successivamente mi riprendo.


Eccoci al dunque, stasera si parla di: ricerca di se stessi!
Il primo passo è quello di andare su google e digitare: me stesso!
Il secondo passo e’ quello di premere: cerca!
Il terzo passo è: non ascoltate le cavolate che dico!
No via, saltiamo il terzo passo…e arriviamo alla ciccia come si suole dire.
Un paio di anni fa ho deciso di prendermi un periodo di ricerca personale (anche se in realtà la mia ricerca non si è mai conclusa o forse è iniziata ma è entrata in una sorta di buco nero, un vortice libidinoso fatto di pop-corn, bomboloni e ciambelle)…
Fatto sta che, per una ventina di giorni ho chiuso baracca e burattini e sono andata in Spagna a fare una parte del cammino di Santiago de Compostela. Sono partita da Ponferrada e sono arrivata a Santiago per il 15 Agosto. Questa esperienza mi ha fatto bene, mi ha fatto avere un contatto migliore con la terra (intesa come mondo), mi ha fatto conoscere nuovi amici, mi ha fatto divertire, mi ha fatto credere un po’ di più in me stessa.
Io che penso sempre al fatto che sento molto esterni i miei sentimenti, mi sono commossa quando sono arrivata a Santiago. Quando ho visto quella cattedrale mi si sono illuminati gli occhi e quando sono arrivata li’ sotto sono rimasta un’ora a guardarla fissa ed a piangere dalla gioia. In piu’ partecipando alla celebrazione per Santa Maria, in una chiesa zeppa di pellegrini con lo spettacolo del botafumeiro ovvero una mega incensiera che viene fatta oscillare per tutta la navata laterale della chiesa..potete immaginare..
Qualunque sia il modo con cui affrontiamo la vita quotidiana è importante provare a dare il meglio sapendo che i momenti più bui possono servire a quelli più belli. Non voglio fare la persona egocentrica ma, quello che penso è che prima di stare bene con gli altri bisogna stare bene con se stessi.


Come in ogni articolo mi piace fare una sorta di collegamento tra le esperienze che vivo e ciò che viene riportato in qualche altra forma più famosa.

Sicuramente avrete sentito parlare di Paulo Coelho, scrittore brasiliano; bene, lui oltre ad aver scritto “il cammino di Santiago” uscito da noi nel 2001, ha scritto anche un libro-capolavoro (a dir mio): l’alchimista.

Ovviamente in tutte le sue produzioni c’è un filo conduttore famoso cioè secondo Coelho:

“lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni”

L’alchimista è stato il libro di maggior successo di questo autore che, ribadisco è uno dei miei preferiti.

Per spiegare brevemente e cercare di spoilerare il meno possibile, il libro parla di un giovane pastore Santiago (e anche qui’ si ritorna a quello scritto sopra) che parte dalla sua terra nativa: l’Andalusia. Santiago insegue un sogno ricorrente, è convinto che sotto alle piramidi egiziane vi si nascosto un tesoro preziossimo. Anche lui chiude baracca e burattini e parte!

Durante il suo viaggio ovviamente incontra una serie di personaggi tra cui uno dei più strani è Melchisede: re di Salem che compare dalle primissime pagine. La cosa che colpisce più il ragazzo è che questo Re si comporta come se conoscesse tutta la storia del giovine. Esso lo invita appunto a chiudere baracca e pecore ed a partire. Oltre a consigliarlo, Melchisede lo arricchisce con una serie di aforismi e belle parole che, lo inseguiranno per tutto il viaggio ed il libro. Inoltre, gli dona due pietre che potranno portare consiglio al giovine durante il viaggio perché una rappresenta il si e l’altra il no. La cosa carina è che si chiamano Urim e Tummim.

Il viaggio di Santiago rappresenta una cosa che accomuna o dovrebbe accomunare tutto il genere umano (almeno quello pensate e con il sale nella zucca, non i pecoroni quelli si vendono): la propria ed unica crescita personale!

E qui’ applausi, standing ovation e hola per Coelho!

Detto questo vi pongo una serie di domande in modo anche che si possa interagire e fare uno scambio (sarei super grata se qualcuno dicesse la sua ovviamente se vuole)..

Riuscirà Santiago a trovare il tesoro nascosto sotto alle Piramidi?

Cosa ne pensate della vostra crescita personale? Siete soddisfatti?

Secondo voi cosa si può fare per migliorare noi stessi?

Detto ciò, dopo una serie di domande che sembrano uno spot pubblicitario concludo postando una citazione e un’immagine!

Buona lettura!

Silvia

“Caminante, son tus huellas el camino y nada más.        “Viandante la tua strada è fatta solo dalle tue orme.                          
Caminante, no hay camino: se hace camino al andar”.   Viandante l’unico modo per fare il tuo cammino è                                                                                                      camminare”.

caminante

Vizio di forma

In inglese per vizio di forma si intende la capacità di un oggetto di non riuscire a mantenere la propria forma, ciò è dovuto all’instabilità delle sue componenti…beh non c’è molto da dire…un termine particolare e, riflettendo mi fa pensare ad un’oggetto ma anche ad una persona plasmata che, non riesce e non vuole cambiare il proprio aspetto perché adagiato su ciò che pensa di se, si auto-convince di non poter cambiare la realtà dei fatti..direi che questo concetto immedesima benissimo la sottoscritta…si è vero ho un vizio di forma inutile negarlo…

Filosofia distruttiva a parte, vorrei dire due parole su questo film tratto dall’omonimo libro scritto da Thomas Pynchon e girato da Paul Thomas Anderson.

Ambientazione: Una Los Angeles degli anni ’70

Shasta ex fidanzata di Larry (soprannomi: “Doc”, “Sportello”) va a trovarlo e le chiede di aiutarlo ad evitare che il suo nuovo amante, un miliardario venga internato da lei e da sua moglie. Larry è un personaggio ambiguo definito come tossicodipendente e hippie, gira con un bel paio di sandali di pelle, la camicia sbottonata e un cappello di raffia intrecciata. Di lavoro fa l’investigatore privato e ha pure uno studio tutto suo (infatti all’inizio ho pensato che fosse uno psicologo ma suonava alquanto strano!). Fatto sta Larry si trova ad affrontare una serie di personaggi alquanto strani e ambigui (più di lui).

Stavolta non voglio svelare molto di più, dico solo che tutto è condito molto bene: la storia, il personaggio principale, e anche le inquadratura. Mi sono piaciuti molto soprattutto i giochi di luce, in particolare la luce del sole che colpisce svariate volte la telecamera!


Stavolta non allego una foto ma un disegno! spero che vi piaccia! See you next time!

Die 

disegni 26(1)
Larry -Joaquin Phoenix

Godimundi

Giovedì 19 Febbraio è stato presentato questo bellissimo progetto: Godimundi.

Vi chiederete che cosa potrebbe essere…i protagonisti sono: Alessandro, Stefania ed il loro tandem!

Partenza: Prato (Italia)

Arrivo: Wenzhou (Cina) e poi chissà…

Questa giovane coppia, amante della natura, non sono intraprende un viaggio all’insegna della sostenibilità ambientale, spostandosi con un bel tandem e facendo uso il più possibile delle risorse naturali che il nostro mondo ci offre ma, entra a contatto con culture diverse tra di loro, paesaggi e popolazioni!

Nadia, sorella di Alessandro ha spiegato che tipo di risorse utilizzano: si avvalgono dell’accoglienza che la gente le offre in modo da entrare a contatto con loro, avere uno scambio e fare nuove amicizie…quando non è possibile per ragioni di lontananza da villaggi, città etc. utilizzano la loro tenda. I bagagli che si portano dietro riguardano il minimo indispensabile e sono molto leggeri…se non hanno la possibilità di lavarsi e lavare gli indumenti utilizzano un metodo antico e infallibile: fiume e una bella saponetta di marsiglia!

Questo non è solo un viaggio ma un’esperienza che si porteranno per sempre nella loro vita! Un bagaglio di avventure, scoperte ed emozioni!

“I viaggi con il tandem non iniziano ne finiscono…piuttosto cambiano solo forma”


Sulla scia dell’avventura voglio fare una sorta di parallelismo ovviamente non riguarda la stessa storia, riferito ad un film che ho visto l’anno scorso e che consiglio agli amanti dell’avventura anche più spericolata e diciamo più ai limiti delle possibilità umane.

Questo film è TracksAttraverso il deserto ed è basato su una storia vera quella di Robyn Davidson che nel 1977 attraversò il deserto australiano partendo da Alice Springs fino ad arrivare all’oceano indiano con la compagnia di tre dromedari e del suo fedele cane. L’obbiettivo di Robyn è quello di fare un’esperienza diversa, un’alternativa alla vita monotona e alle basse aspettative dei suoi coetanei. Dopo un paio di anni passati a familiarizzare con i dromedari e un’adeguata preparazione fisica per affrontare signori ben 2700 km (in pratica 65 maratone, mica noccioline!).

Il film è interpretato da una giovane Mia Wasikowska e l’ambientazione è a dir poco mozzafiato!

“I viaggi con i cammelli non iniziano ne finiscono piuttosto cambiano forma”


Qui sotto vi metto la foto della serata: (Veni,Vidi,Bici)²

Purtroppo non sono io che faccio le foto ai due giovani Godimundi e quindi spero che vi possa piacere lo stesso!

Sicci vede signori! alla prossima!

Die

nadi godimundi

Siamo tutti sulla stessa barca

Salve a tutti,

stasera grande ispirazione! Andando a vedere Il cielo sopra Berlino un film girato da Wim Wenders (non vi preoccupate prima del Sale della terra e più di un’anno trascorso accanto ad un cinefilo che mi ha fatto innamorare di certi registi, oltre che di lui) non ne sapevo un emerita cippa come si suol dire…bando alle ciancie…c’è una storia di fondo che spiego brevemente in tre parole: due angeli osservano Berlino e, in particolare seguono i pensieri delle persone ascoltando le loro osservazioni, un po’ come la nuvoletta nei personaggi dei fumetti…

Tra i personaggi ricorrenti c’è un vecchio chiamato Homer che in  in analogia di Omero segue l’epica della pace: proprio lui Omero che raccontò delle avventure di Ulisse che vagò per i mari per dieci lunghissimi anni.


A questo punto come in una ricetta dove dobbiamo amalgamare gli ingredienti: mettete dentro il film, il collegamento del vecchio collegato alle epiche avventure di Ulisse, e la foto che posto qui’ sotto; la morale come nelle migliori favole per grandi è che siamo tutti nella stessa barca: tutti alla ricerca di più mete che ogni volta che vengono raggiunte ci portano a risalire nuovamente e continuare a navigare!

Vento a Prua…have a good trip! Spero come sempre che vi piaccia, alla prossima!

Die

DSC_0526

Dettagli

Salve a tutti e buon San Valentino!

Oggi voglio presumibilmente introdurre il concetto di amore e, dato che per San Valentino verranno fuori un sacco di foto carine e coccolose…io sono un po’ “alternativa” e ora vi spiego il perché:

1) Se due persone si amano si amano tutto l’anno! (questa frase sicuramente sarà scontata e già orecchiata svariate volte).

2) Signori se vi amate lo fate indipendentemente senza dire: “E’ ma io cerco il principe azzurro!” oppure: “Voglio un ragazzo che abbia i miei stessi interessi”…suvvia l’amore non ha vincoli e non è come voler per forza (anche perchè come diceva la mi nonna: “per forza non si fa nemmeno l’aceto). Quindi 2.1) Amatevi punto e basta!

3) Stupite e non lasciate che tutto passi invano! e ovviamente lasciatevi stupire!

Indi per cui amatevi tutto l’anno e ricordatevi che:

“Se son rose fioriranno! Se son cardi pungeranno!”

Detto questo finisco la mia zolfa un pò “acidella”

…e mi appropinquo a parlare della foto del giorno…


Dettagli: A me la cosa che piace di più è il fatto che nella fotografia è bello il dettaglio.

Stavo passeggiando lungarno domenica scorsa e mentre cercavo di fotografare le paperelle (tra l’altro non mi riusciva perché ho l’obbiettivo classico) sono passata accanto a una villetta il cui muro era rivestito da una specie di edera  (credo! e, qui’ ci casca l’asino perché un agronomo dovrebbe saperlo ma, facciamo finta di niente…) che ancora non aveva vegetato (via mi sono ripresa) e mi ha colpito questo dettaglio che ho fotografato…

Spero vi piaccia! Vi saluto!

Die!

DSC_0865